martedì 16 luglio 2024

SISTEMA IMPRESA

04-11-2013

Roma. 89esima giornata mondiale del risparmio.

Tazza: «Restano strategiche le progettualità delle Fondazioni. Le banche non devono vanificare il ruolo delle famiglie»




Roma. Palazzo della Cancelleria. Si è festeggiato il 30 ottobre 2013, l’89esima giornata mondiale del risparmio. L’evento è stato organizzato come sempre dall’Acri, l’Associazione delle fondazioni e delle casse di risparmio. La Confederazione era rappresentata dal Presidente Tazza.

Al tavolo dei relatori: Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri organizzatore dell’evento; Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia e delle Finanze; Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia; Antonio Patuelli, presidente dell’ Abi.

 

«L’impegno delle Fondazioni per l'economia reale è fondamentale» ha detto il padrone di casa Guzzetti nel suo intervento. «Abbiamo contribuito a promuovere il cambiamento di Cassa depositi e prestiti (Cdp) da istituto dedicato esclusivamente a erogare mutui agli Enti pubblici, in strumento di promozione dello sviluppo del Paese, con il sostegno all’economia reale, famiglie e imprese. Ciò ha consentito, con un ridotto impiego di risorse proprie e con la partecipazione di banche, di casse di previdenza dei professionisti, di Fondazioni di origine bancaria, di dare vita a fondi per l’housing sociale, al Fondo per le piccole e medie imprese e al Fondo strategico italiano. Tale cambiamento è avvenuto a seguito di un approfondito confronto promosso dalle Fondazioni, dopo essere diventate azioniste di Cdp» ha chiuso Guzzetti.

 

Il Ministro Saccomanni ha fatto una sintesi dei tratti salienti della legge di stabilità che traccia la strategia di politica economica del Governo per il 2014 e ha ribadito come «la politica economica debba continuare a concentrare gli sforzi nel sostegno dell’attività  produttiva e nel miglioramento della competitività della nostre imprese. Questa» ha chiuso il Ministro «è l’unica strada per creare occupazione, assicurare buone prospettive alle generazioni più giovani, limitare il costo del debito pubblico. Le politiche per la crescita vanno contemperate con il risanamento della finanza pubblica».


«L’economia italiana tornerà ad una crescita modesta nel quarto trimestre del 2013» ha dichiarato Visco. «Il Credito Cooperativo italiano nel dicembre 2011 ha ribadito l’impegno delle BCC nell’agire responsabilmente per il rilancio del Paese Italia, esprimendo in dieci punti la “finanza che vogliamo”: responsabile, sociale, plurale, inclusiva, comprensibile, utile, incentivante, educante, efficiente, partecipata»


«Sono circa 1,2 milioni le imprese e le famiglie clienti "in sofferenza" delle banche operanti in Italia» ha sottolineato Patuelli. «Il Bollettino statistico della Banca d'Italia ha indicato che sono addirittura un milione 167 mila le imprese, famiglie e persone clienti 'in sofferenza' delle banche operanti in Italia. Occorre però rassicurare i risparmiatori italiani fornendo garanzie etiche e fiscali di maggior rispetto per il risparmio destinato ad impieghi produttivi come l’intermediazione bancaria, gli investimenti azionari e gli immobili».


Il presidente di Sistema Commercio e Impresa, Berlino Tazza ha presenziato alla giornata e ne ha tratto alcune riflessioni, fatte soprattutto in considerazione dei comparti rappresentati dalla confederazione: 

«La crisi ha avuto profonde ricadute su ogni aspetto della vita sociale. La considerevole diminuzione del reddito disponibile ha determinato un ridimensionamento della spesa da parte delle famiglie.  In alcuni casi ciò ha comportato un aumento del risparmio che si è dimostrato essere una sorta di ammortizzatore sociale, sia a livello di sistema che nell’ambito dei singoli nuclei famigliari.

Il risparmio accumulato dalle famiglie, infatti, ha spesso consentito di tamponare molte situazioni, limitando l’emergere di nuove realtà di sofferenza.

Se da un lato però la prudenza con la quale i nuclei famigliari tipicamente gestiscono la loro situazione finanziaria ha fatto sì che l’Italia non venisse travolta completamente da una grave crisi economico-sociale, dall’altro, questo comportamento, in mancanza di politiche di sostegno al reddito, ha contribuito a deprimere la domanda interna frenando così l’intero sistema economico produttivo del Paese.

Occorrono significativi interventi per migliorare l’accesso al credito e misure a lungo termine che facciano ripartire il comparto produttivo e commerciale del Paese. Non solo, è anche fondamentale massimizzare la funzione delle famiglie italiane, quella di favorire la ripresa con il proprio risparmio e di sostenere la domanda interna abbandonando comportamenti di austerità».

 


 


 

LA GIORNATA DEL RISPARMIO

La giornata è legata al nome di un importante economista italiano, Maffeo Pantaleoni, che ne ispirò la proclamazione in un discorso tenuto a Milano nel 1924, durante il  primo  Congresso Internazionale del Risparmio.

Il risparmio venne proposto come base dell’educazione non solo economica della società, da intendere quindi come disciplina fondamentale di tutta la comunità, per un uso migliore, individuale e sociale, della ricchezza.

Da allora, il 31 ottobre, giorno di chiusura del Congresso, sarebbe stato dichiarato in tutti i Paesi il giorno del risparmio.

 





ALTRE IMMAGINI

Roma. 89esima giornata mondiale del risparmio.
Roma. 89esima giornata mondiale del risparmio.
  • ebiten nazionale
  • formazienda
  • fidicom asvifidi
  • fondo di assistenza sanitaria