martedì 16 luglio 2024

SISTEMA IMPRESA

22-06-2015

Export a trainare l’economia

Tazza: «Occorre sostenere le Pmi nel loro percorso»




Nel primo trimestre del 2015 dall’Italia sono volati nel mondo prodotti per un valore di circa 26 miliardi, valore che segna un aumento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Dalla rilevazione emerge che le vendite all'estero dei prodotti delle piccole imprese superano l'andamento complessivo delle nostre esportazioni che, nei primi tre mesi del 2015, hanno fatto registrare un aumento del 3,1%. Complessivamente, tra marzo 2014 e marzo 2015, i prodotti esportati dalle micro e piccole imprese valgono 102,4 miliardi, pari al 6,2% del Pil.

 

 

A tenere alta la bandiera made in Italy nel mondo sono soprattutto i prodotti alimentari che mostrano un aumento del 5,9% del valore delle esportazioni. Bene anche i settori dei mobili (+5,6%) e dei prodotti in metallo (+4,3%). Al vertice della classifica regionale per l'aumento, nel primo trimestre 2015, di esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole imprese si colloca il Veneto con una crescita del 7%, al secondo posto il Piemonte, con un incremento del 6,7%, e in terza posizione l'Emilia Romagna che fa segnare un +5,2%. Seguono Toscana (+2,1%) e Lombardia (+0,3%).

 

 

A livello provinciale la migliore performance per le vendite all'estero di made in Italy proveniente dalle piccole imprese è quella di Napoli che, tra il primo trimestre 2014 e i primi tre mesi del 2015, ha visto crescere le esportazioni del 14,1%. Al secondo posto della classifica provinciale per il maggiore incremento di export si colloca Belluno (+13,2%), seguono Treviso (+11,8%), Alessandria (11,6%), Pordenone (10,4%), Salerno (8,6%), Vicenza (8,2%), Modena (7,1%), Bolzano (6%), Como (5,3%), Perugia (5,2%), Torino (5,1%), Lecco e Venezia entrambe con un aumento del 4,4%.

Ad apprezzare sempre di più i prodotti delle nostre piccole imprese è la Corea del Sud dove l'export è cresciuto del 24,4%, seguita da Cina (+19,7%), Stati Uniti (+18,3%), Hong Kong (+11,5%), Regno Unito (+9,0%), Spagna (+8%), Svizzera (+7,8%), Polonia (+5,8%).

All'opposto ha registrato un vero e proprio crollo l'export delle nostre piccole imprese verso la Russia, diminuito del 34,6%.

 

 

«Il Made in Italy ancora una volta dimostra come all’estero ci riconoscano il saper fare bene» ha commentato Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa. «Non a caso i settori trainanti di questo balzo sono il manifatturiero, i prodotti alimentari e il settore dei mobili. L’auspicio è che ci sia una convergenza di forze finalizzate allo sviluppo dell’export: lo slancio dimostrato dalle piccole imprese va certamente sostenuto e accompagnato in questo percorso, mi auguro, appena cominciato».

 

fonte Ansa 

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