Attività manifatturiera: l’indice sale a 49,9 punti

Segnali di ripresa provengono dall'attività manifatturiera in Italia.

A gennaio l'indice Pmi* che monitora l'attività del settore manifatturiero sale a 49,9 punti da 48,4 punti e risulta migliore delle stime degli analisti che avevano previsto una risalita più modesta a 48,8 punti. 

La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo. 

L'indice Pmi manifatturiero, che monitora l'attività manifatturiera nell'Eurozona, sempre a gennaio a 51 punti da 50,6 di dicembre, segnando il livello più alto da sei mesi, secondo la lettura finale di Markit Economics, ed in linea con le stime.

(Fonte Ansa)

Tazza: «Sono dati che fanno ben sperare. Il manifatturiero può consentire all’Italia di riemergere. Non dimentichiamo che siamo la seconda economia manifatturiera in Europa e che l’export manifatturiero ha dimostrato di tenere anche in questi anni di crisi. Lo sviluppo della manifattura avrebbe senz’altro un effetto moltiplicatore sul resto dell’economia, oltre a costituire la maggior fonte di investimenti in ricerca e sviluppo, asset indispensabili per un’economia avanzata e competitiva. La valorizzazione e la riscoperta di alcune eccellenza del manifacturing - mi riferisco ad esempio all’agroalimentare ma anche alla meccanica e all’automazione e ai servizi correlati- sono fondamentali. L’industria è settore centrale per la crescita del Paese e da questo dobbiamo ripartire»

*Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'Indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale.

Il PMI è un indice che riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi.

Tiene conto di nuovi ordini, produzione e occupazione , consegne e scorte nel settore manifatturiero.

In linea generale, un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, mentre un valore superiore al 50% indica un’espansione.