SISTEMA IMPRESA
04-12-2014
Il Jobs Act è legge
Tazza: «Buoni alcuni contenuti, alcuni punti andrebbero approfonditi tenendo conto dell’assetto del sistema economico globale»
Il Jobs Act è legge: l’Aula del Senato, con 166 sì, 112 no e un astenuto ha votato la fiducia posta al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Il testo era stato approvato alla Camera lo scorso 26 novembre.
Legge Delega e decreti delegati saranno in vigore subito dopo la pubblicazione in G.U.
Le principali misure (fonte ANSA):
CONTRATTI
Contratti stabili: promozione del contratto a tempo indeterminato rendendolo più conveniente rispetto ad altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti.
Meno tipologie: drastico riordino dei tipi di contratto, con l’abolizione delle forme più permeabili agli abusi e più precarizzati, come i contratti di collaborazione a progetto (co.co.pro.)
Demansionamento: possibile in caso di riorganizzazione aziendale, ma con limiti alla modifica dell’inquadramento.
LICENZIAMENTI
No reintegro: per i nuovi assunti a tempo indeterminato la possibilità di reintegro in caso di licenziamento disciplinare è sostituito dal solo indennizzo, crescente con l’anzianità.
Sì reintegro: Per i neoassunti torna la possibilità di reintegro per i licenziamenti disciplinari ingiustificati, le cui fattispecie saranno specificate in un futuro decreto delegato
Altri licenziamenti: per tutti resta il solo indennizzo per quelli a motivo economico e obbligo di reintegro per i discriminatori
WELFARE
Riforma CIG: sarà impossibile autorizzare la cig in caso di cessazione definitiva di attività aziendale. Da rivedere limiti di durata, partecipazione aziendale e aliquote ordinarie.
Riforma ASPI: la durata del trattamento di disoccupazione sarà rapportata alla pregressa storia contributiva. L’ASPI va estesa ai collaboratori e prolungata in casi di disagio economico
Adempimenti online: si punta a semplificare tutti gli adempimenti a carico di cittadini e imprese e a svolgerli per via telematica.
SOLIDARIETA’
Ferie solidali: confermata la possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie di cedere a colleghi che ne abbiamo bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure
Contratti di solidarietà: semplificazione del campi di applicazione potenziandone l’utilizzo in chiave espansiva per aumentare cioè l’organico riducendo l’orario di lavoro e la retribuzione del personale.
«Nella legge delega ci sono sicuramente dei contenuti in grado di migliorare il mercato del lavoro» ha commentato a caldo il presidente di Sistema Commercio e Impresa Berlino Tazza.
«Ci sono alcuni aspetti che meriterebbero maggiore chiarezza, un’opportuna e approfondita analisi. Mi riferisco ad esempio a quelle tipologie flessibili di lavoratori che andrebbero maggiormente salvaguardate e che sarebbe un errore cancellare: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti non può sostituire quelle tipologie contrattuali flessibili che hanno determinato vitalità occupazionale a comparti strategici per il nostro Paese, come il turismo. Sarebbe al contrario urgente, nell’ottica di un processo di semplificazione generale, uniformare i processi per l’attivazione del contratto di apprendistato, che all’ oggi risultano diversi da regione a regione: un ipotesi potrebbe, infatti, essere quella di utilizzare una procedura amministrativa e una gestione informatica unica. Per rafforzare il sistema economico e il mercato del lavoro, inoltre, è altrettanto importante salvaguardare la formazione continua erogata dai fondi interprofessionali, vera leva di competizione per imprese e risorse umane. Occorre rivedere la norma che prevede un prelievo pluriennale sui contributi versati dalle imprese ai fondi interprofessionali».