martedì 16 luglio 2024

SISTEMA IMPRESA

08-04-2014

Governo pronto a varare il Documento di Economia e Finanza (DEF)

Consiglio dei Ministri - 18.00. In discussione anche l’abolizione delle Camere di Commercio




Il Consiglio dei Ministri è convocato oggi pomeriggio alle 18 per discutere, tra le altre cose, del DEF, il Documento di economia e finanza per il 2014.

 

 

Cos’è il DEF


Il DEF è il principale strumento con cui si programma l’economia e la finanza pubblica in Italia.

Il Governo lo presenta annualmente al Parlamento per l’approvazione. Ha cambiato tempistica e nome diverse volte - da Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF), Decisione di Finanza Pubblica dal 2009 e nel 2011 DEF.

Il DEF definisce gli obiettivi della finanza pubblica, aggiorna le previsioni ed espone gli interventi necessari per raggiungere gli obbiettivi.

Il DEF viene approvato dal Governo e dal Parlamento ma non ha forza di legge e le misure illustrate sono poi spesso modificate.

Il documento è composto da tre parti:

una curata dal dipartimento del Tesoro;

una più analitica, che fotografa la situazione attuale, a cura della Ragioneria generale dello Stato;

una sulle riforme, concordata dal dipartimento del Tesoro con quello delle Politiche comunitarie. 

 

 

Consiglio dei Ministri  delle 18.00


Il Governo è alle prese con la definizione dei capitoli con i quali coprire il maggior sconto di 80 euro per i lavoratori dipendenti a reddito medio basso.

La volontà è quella di tagliare il cuneo fiscale a favore dei lavoratori, con l'obiettivo di coprire tutta l'operazione con i tagli di spesa e di ridurre l'Irap a favore delle imprese trovando le coperture nell'aumento delle rendite finanziarie.

Verrà delineata anche la linea di privatizzazioni per ridurre il debito e l'ammontare di pagamenti della P.a.

Tra le decisioni prese oggi vi sarà anche un aggiornamento circa l’ipotesi di abolizione delle Camere di Commercio e di altri enti (tra questi in discussione Isfol e Enit).

 

 

Tazza: «L’importanza del sistema camerale»


«Il sistema camerale è una rete consolidata e razionale che garantisce lo sviluppo dei tessuti economici territoriali interpretando le necessità delle imprese e garantendo loro progetti in ambito di credito, formazione, imprese innovative e internazionalizzazione. Il Governo ne ha ipotizzato l’eliminazione nell’ottica di far risparmiare le aziende. Al contrario, siamo convinti che la funzione delle rete delle Camere di Commercio valga indubbiamente l’iscrizione al registro delle imprese e che siano altri gli ambiti in cui intervenire. Il sistema camerale può essere riformato nell’ottica di migliorare in efficienza, tuttavia, la sua eliminazione sarebbe un grave errore».

 

Così si è espresso Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa in merito all’ipotesi di abolizione delle Camere di Commercio.

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