martedì 16 luglio 2024

SISTEMA IMPRESA

21-03-2014

Contratti a termine e apprendistato, si cambia

Da oggi entrano in vigore le nuove norme che superano la riforma Fornero




Da oggi entrano in vigore, diventando subito operative le norme del Jobs Act del Governo Renzi,  relative ai contratti a termine e apprendistato. Il decreto legge 34, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 66, supera quindi alcune normative della Riforma Fornero.

 

Contratti a termine

Tra le principali novità, sale da 12 a 36 mesi la durata del rapporto a tempo determinato  che non ha più bisogno della causale da parte del datore di lavoro.

Si può prorogare fino a un massimo di 8 volte il contratto - prima era consentita solo una proroga per il primo contratto - entro il limite di 36 mesi, a condizione che le proroghe si riferiscano alle stesse mansioni. Non sarà più necessario attendere un intervallo di 10 o 20 giorni, previsto dalla legge Fornero, per contratti fino o oltre i 6 mesi.

Viene stabilito un massimo del 20% dei rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascuno datore sul totale del personale in organico in azienda, lasciando alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare questo limite, per rispondere alle esigenze legate a stagionalità  o sostituzioni. Questa soglia non applicata alle imprese fino a 5 dipendenti che potranno stipulare un contratto a tempo determinato.

Anche per i contratti di somministrazione a tempo determinato si applica l’acausalità fino a 36 mesi.

 

Apprendistato

L’impresa che assume un apprendista per la qualifica e il diploma professionale dovrà corrispondere il 100% delle ore di lavoro svolte e il 35% del monteore complessivo di formazione, fatta salva l’autonomia della contrattazione collettiva.

Decade l’obbligo di assunzione di una quota di apprendisti, al termine del percorso formativo, come condizione per poterne assumere di nuovi.

Nuove norme anche per rendere operativo il piano europeo Garanzia giovani, che consiste nel dare 1,5 miliardi nel biennio a quelle imprese che assumono under30 a tempo indeterminato. Il Dl elaborato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, infatti, garantisce la parità di trattamento per le persone in cerca di occupazione negli stati della Ue, indipendentemente da dove risiedono ed elimina il domicilio come requisito per beneficiare delle politiche attive, sostituendolo con i requisiti della residenza e della contendibilità del soggetto.

 

Ulteriori norme

A proposito del documento che attesta la regolarità contributiva: la verifica con Inps, Inail e casse edili si farà in tempo reale, con modalità telematiche, l’esito avrà una validità di 120 giorni e sostituirà il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva).

Sale, infine, la “dote” per i contratti di solidarietà con ulteriori 15 milioni annui, in aggiunta ai 50 milioni previsti dalla legge di stabilità, un decreto interministeriale Lavoro-Economia stabilirà poi i criteri per individuare le imprese beneficiare. Per quanto riguarda ammortizzatori sociali, politiche attive, riordino dei rapporti di lavoro, le disposizioni sono contenute in un Ddl delega.

 

 

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