SISTEMA IMPRESA
08-04-2022
Più sicurezza nelle Pmi
Il progetto di Ebiten, Inail, ATS Valpadana. Il presidente di SI Berlino Tazza: “Nostri strumenti bilaterali in campo per le buone prassi”
«La sicurezza in azienda, oggi più che mai, rappresenta uno degli aspetti fondamentali per continuare a crescere e a competere. Il Covid ha fatto emergere con forza la necessità di applicare seri modelli di organizzazione e gestione nell’ambito della sicurezza. Un elemento imprescindibile per produrre, fornire beni e servizi di qualità, affermarsi con legittimità nei mercati». Così il presidente di Sistema Impresa Berlino Tazza racconta della solida collaborazione tra la confederazione Sistema Impresa e Inail. Grazie all’articolazione lombarda di Ebiten, l’ente bilaterale nazionale che Sistema Impresa condivide con i sindacati dei lavoratori Confsal, Fesica e Fisals, unitamente al proficuo lavoro di squadra effettuato con Inail Mantova Cremona e ATS Valpadana, è stato lanciato un “progetto pilota” per la diffusione delle buone prassi nel settore terziario. Un progetto che sta riscuotendo particolare successo nelle Pmi, tanto che altre regioni vorrebbero replicarlo, proprio perché agevola e semplifica l’applicazione della normativa vigente in relazione al tema strategico della salute e della sicurezza in azienda. Il progetto sarà presentato ufficialmente in Sala Pietro da Cemmo a Crema il prossimo 6 maggio. All’evento parteciperanno figure istituzionali, dirigenti tecnici e di primo piano dell’Inail, i responsabili di Ebiten, gli esponenti nazionali delle parti sociali che hanno tenuto a battesimo l’iniziativa. Tra i relatori ci sarà anche il presidente Berlino Tazza.
Perché questo progetto pilota è così importante?
Nel mondo produttivo abbiamo riscontrato la necessità di garantire il massimo impegno per tutelare lavoratori e lavoratrici con lo scopo di adempiere agli obblighi di salute e sicurezza. La pandemia ha contribuito ad accentuare la prudenza e la necessità di tutelare la salute in azienda. Sistema Impresa, attraverso il proprio ente bilaterale, ha sempre promosso e incentivato un tema che reputiamo fondamentale. Già all’inizio del 2020 abbiamo condiviso, in collaborazione con Inail, un percorso innovativo ai fini della diffusione dei Modelli di Organizzazione e Gestione della Sicurezza nelle imprese del settore terziario. Il progetto pilota di Ebiten Lombardia, realizzato con Inail Mantova Cremona e ATS Valpadana, continua ad operare nella direzione presa e costituisce un’ulteriore iniziativa da parte del sistema confederale. Vogliamo portare nelle aziende la cultura della sicurezza con regole di applicazione chiare e semplificate. Un’opportunità che non può che avere ricadute positive sul fronte della competitività e della produttività.
Quali sono le finalità del progetto?
La finalità principale del progetto è proprio quella di individuare e definire una serie di “buone prassi” da adottare nelle aziende per migliorare le procedure interne alle Pmi. Questa è la premessa irrinunciabile per garantire non solo l’adempimento degli obblighi di legge ma anche più elevati standard di sicurezza per i lavoratori. La partnership ideativa con Inail, sotto questo punto di vista, è il segnale di un percorso di qualità che punta ad unire eccellenza ed efficacia progettuale. Il fatto di condividere una modalità di azione subita legata all’applicazione pratica e al coinvolgimento di alcuni dei territori lombardi più produttivi e operativi, si afferma come un altro punto di forza del nostro intervento.
Quali ruoli avranno gli attori coinvolti?
L’impegno di Inail Mantova Cremona è fondamentale sia nella logica della tutela integrale dei lavoratori sia nel quadro del contenimento dei costi derivanti dagli infortuni ed è rivolto a incentivare la cultura della prevenzione. Una delle prima tappe decisive è sviluppare nelle aziende la percezione del rischio. Ebiten Lombardia, oltre ad esercitare le attività previste dagli organismi paritetici, gestisce al suo interno il servizio RLST che consente di avere a disposizione in azienda in tempi brevi e certi professionisti specializzati in materia di prevenzione, protezione, salute e sicurezza sul lavoro. Si tratta di figure preparate in modo mirato che sono in grado di adempiere agli obblighi prescritti dalla legge. ATS ha il compito di controllare che le regole in materia di sicurezza siano rispettate e osservate correttamente. La collaborazione tra gli attori e la stesura di un “progetto pilota” da somministrare solo alle aziende che lo desiderano, ai fini di una efficiente sperimentazione, rappresenta un metodo che reputo da perseguire poiché agevola il lavoro delle Pmi che hanno come missione prioritaria il mantenimento della produttività sul mercato e che devono onorare gli obblighi di legge proteggendo al meglio i propri dipendenti.
Chi sono i destinatari del progetto e quali risultati?
I destinatari del progetto sono 50 aziende del terziario del territorio coinvolte direttamente da Ebiten Lombardia in quanto già destinatarie del servizio RLST. Si è trattato perlopiù di micro e piccole imprese perché meglio rappresentano il tessuto economico-sociale del territorio. Secondo la ricerca svolta congiuntamente tra Inail e Sistema Impresa, che è stata capace di circoscrivere un campione di aziende interessate, è proprio nel settore terziario che si evidenzia il maggiore rischio di infortuni. In particolare si tratta di realtà individuabili tramite i codici ATECO corrispondenti alle seguenti attività: “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”, “Attività di pulizia e disinfestazione”, “Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator”. Le aziende coinvolte si sono rese disponibili volontariamente dando la disponibilità per far decollare il progetto.
Perché importante l’evento del prossimo 6 maggio?
Ebiten Lombardia, Inail Mantova Cremona e ATS Valpadana illustreranno nei dettagli la genesi del progetto, la sperimentazione vera e propria, i risultati da conseguire. Interverrò in qualità di presidente di Sistema Impresa accanto alle figure di vertice di Confsal e Fesica, i sindacati dei lavoratori che fanno parte delle parti sociali di Ebiten. Ringrazio il segretario generale della Confsal Angelo raffaele Margiotta ed il segretario di Fesica Bruno Mariani per la collaborazione e la cooperazione che siamo riusciti ad istituire unendo esigenze delle imprese e dei lavoratori. Non è una meta scontata. Soprattutto se viene raggiunta tutelando l’autonomia e l’autenticità delle proposte di ogni soggetto che ha partecipato all’elaborazione del progetto. Tra i relatori interverrà anche l’on. Cesare Damiano componente del Consiglio di amministrazione dell’Inail, già ministro del Lavoro, da sempre impegnato sul fronte della sicurezza in azienda.
Quali obiettivi ha consentito di raggiungere finora il progetto?
La realizzazione del “progetto pilota” ha consentito di arrivare a formulare un modello ottimale di “buone prassi” con la funzione specifica di contenere gli infortuni in azienda e, conseguentemente, incidere sulla riduzione dei costi aziendali e sociali derivanti dalle giornate perse per infortunio sul lavoro, dai costi relativi all’assistenza sanitaria e riabilitativa. Il monitoraggio costante dell’andamento dei risultati è un metodo utile ed efficace poiché permette di recepire eventuali necessità di rivisitazione aprendo alla possibilità di migliorare costantemente. Vogliamo ridurre al minimo i margini di errore. Il progetto, inoltre, ha permesso di valorizzare e rafforzare la figura del RLST all’interno delle aziende. L’attività del rappresentante dei lavoratori consiste nel promuovere una nuova cultura in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro finalizzata ad accrescere le competenze non solo dei lavoratori ma anche dei datori di lavoro.
Ci racconti della sinergia con Inail. Quali benefici ha prodotto?
L’innalzamento qualitativo dei livelli di tutela nei luoghi di lavoro e la riduzione dei costi sociali derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali produce l’aumento dell’efficienza e delle prestazioni dell’impresa oltre che il miglioramento della reputazione interna ed esterna dell’azienda. Nel terziario l’applicazione dei modelli organizzativi si configura come un aspetto problematico e di evidente fragilità. É fondamentale attuare una forte semplificazione relativa alla compilazione della modulistica e alla condivisione di modelli precompilati per le micro, piccole e medie imprese. Una sfida che Sistema Impresa e Inail hanno affrontato in piena sintonia e che ha evidenziato una volontà concorde nel diffondere una superiore consapevolezza in merito al ruolo della sicurezza interpretata come un ausilio per elevare i servizi e le prestazioni delle imprese.