martedì 16 luglio 2024

SISTEMA IMPRESA

22-12-2021

La competitività delle imprese passa dalla sicurezza

L’opinione di Cesare Damiano




A metà dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’estratto dell’avviso pubblico che lancia il Bando Isi 2021 da parte dell’inail.

Di cosa si tratta? Isi è un Bando di finanziamento a fondo perduto indirizzato a incentivare le imprese le quali, volontariamente, mettono in opera interventi per il miglioramento della sicurezza sul lavoro. Come definito dall’avviso pubblico, l’obiettivo del bando è quello di “incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali”. I finanziamenti sono indirizzati a tutte le imprese, incluse quelle individuali.

Dunque, l’Istituto rivolge la propria attenzione anche - e in particolare - all’universo delle micro, piccole e medie imprese, nella consapevolezza che, per queste aziende, le risorse da dedicare anche alla sicurezza sul lavoro siano un capitolo critico, più che mai in un periodo economico difficile e protratto come quello segnato dalla pandemia. Lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, alla presentazione del bando, il 16 novembre, alla quale ha partecipato, mettendo in evidenza il rilievo di questa iniziativa, il ministro del Lavoro Orlando.

La dimensione dell’impegno dell’Inail nell’incentivo alle azioni per la sicurezza è stata fotografata da Bettoni nella presentazione: per incentivare le aziende in questo senso, in 10 anni l’Istituto ha stanziato complessivamente 2 miliardi e 700 milioni di euro a fondo perduto per 36mila progetti di prevenzione. Oltre agli incentivi Isi, è di grande importanza anche la riduzione del premio assicurativo. Le aziende virtuose hanno registrato una riduzione del premio per un totale di circa 140 milioni. In dieci anni la riduzione si aggira intorno ai 2 miliardi e mezzo di sconto legato all’impegno nella sicurezza da parte delle aziende.

Da parte mia insito sul valore dell’autonomia nella spesa da parte dell’Istituto. Credo che INAIL debba rivendicare tale autonomia per poter assolvere la propria missione; perché è dai versamenti delle imprese che vengono i suoi fondi ed è ingiusto che una parte rilevante di essi siano indirizzati alla copertura del debito pubblico. Accanto alla piena disponibilità delle risorse, l’Inail deve poter ripristinare i propri organici e disporne pienamente: con più persone al lavoro possiamo fare più bandi e più protezione sociale. E quindi, assolvere in pieno la nostra missione, che è la prevenzione sostenuta dalla ricerca.

Quella competitività del Paese alla quale tante energie dedichiamo in questa stagione non può essere realizzata senza che sia accompagnata da condizioni di reale sicurezza sul lavoro.

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