SISTEMA IMPRESA
30-11-2020
Ebiten Piemonte, Sansò è il nuovo presidente
Sicurezza e inclusione dei giovani in azienda, Massimiliano Sansò: «Covid ha colpito duro, Mpmi richiedono servizi mirati». Pariscenti: «Realtà in crescita e radicata nei territori»
Sicurezza e inclusione dei giovani in azienda. Sono i due ambiti nei quali Ebiten Piemonte si sta muovendo con più energia nella fase emergenziale. L’ente bilaterale del terziario, che opera in Piemonte dal 2012, è stato fondato dall’organizzazione datoriale Sistema Impresa congiuntamente ai sindacati dei lavoratori Confsal, Fesica Confsal e Confsal Fisals. Il nuovo presidente, Massimiliano Sansò, è stato eletto in rappresentanza della Parte Sociale datoriale Sistema Impresa. «Ringrazio chi mi ha preceduto – dice Sansò – perché mi ha consegnato le chiavi di una struttura performante che in 8 anni è riuscita a radicarsi nei tessuti economici delle province piemontesi fornendo servizi utili alle imprese con particolare riferimento alle micro, piccole e medie realtà».
Ebiten Piemonte è una diramazione regionale di Ebiten (Ente bilaterale del terziario), organismo costituito nel 2009 dalla confederazione datoriale Sistema Impresa e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Confsal, Fesica-Confsal, Confsal-Fisals.
Ad Ebiten rimandano diversi Ccnl e si occupa della gestione condivisa di attività in materia di welfare, salute e sicurezza e altri servizi reali. Ebiten si avvale del contributo a carico delle aziende e dei relativi dipendenti nella misura prevista dall' “Accordo interconfederale per lo sviluppo delle relazioni sindacali e linee di indirizzo in materia di strumenti bilaterali” e dai CCNL che ad esso fanno riferimento. Un altro canale di finanziamento sono i versamenti volontari di imprenditori, amministratori d’impresa, professionisti e delle diverse categorie di lavoratori autonomi, ed eventualmente anche dei rispettivi nuclei familiari, connessi all’esercizio d’impresa delle Mpmi e delle relative forme aggregate quali consorzi e reti d’impresa.
«Le micro, piccole e medie imprese – commenta il presidente di Ebiten Piemonte – rappresentano un target che spesso viene tenuto in scarsa considerazione dagli operatori tradizionali mentre costituisce il nostro interlocutore principale. Le Mpmi sono alle prese con una crisi durissima dovuta alla pandemia e al blocco delle attività stabilito dal governo. Il fabbisogno che emerge riguarda soprattutto il tema della sicurezza. Le imprese hanno la necessità di lavorare in un contesto nel quale le regole sono chiare, ben definite e non soggette a variazioni repentine o improvvise. Allo stesso tempo si riscontra una ricerca di personale dotato delle capacità e delle competenze adeguate così da acquisire nel minore tempo possibile un ruolo fattivo nel processo di creazione del valore».
«Il servizio che eroghiamo in modo sempre più crescente – continua il neopresidente – ha come oggetto il percorso che conduce all’individuazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst). È una figura che ha acquisito un ruolo strategico nella fase emergenziale che stiamo vivendo a causa del Covid e che richiede una formazione particolare».
Ebiten Piemonte ha pubblicato una check list di monitoraggio delle misure tese al contenimento e al contrasto del virus nei luoghi di lavoro a seguito del Covid 19. Sul fronte della lotta alla disoccupazione e dei servizi propedeutici al miglioramento del mercato del lavoro Ebiten Piemonte, spiega Sansò, continua a garantire «misure segnatamente rivolte ad incentivare l’ingresso in azienda da parte dei giovani. Un’azione che ricade nell’ambito delle politiche attive e che riusciamo ad esprimere con efficacia dal momento che abbiamo ottenuto dalla Regione Piemonte il riconoscimento ad operare quale soggetto promotore dei tirocini extracurriculari. Si tratta di un istituto che stabilisce un collegamento tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il vantaggio è reciproco: da un lato le imprese hanno l’opportunità di verificare il comportamento di coloro che si candidano a diventare dipendenti e dall’altro i tirocinanti hanno possono valutare dall’interno le aziende. È un filone di interventi molto importante. La Regione Piemonte ha autorizzato i tirocini anche nella modalità smart working per ciò che riguarda i profili professionali impiegatizi».
In merito alle prossime sfide il presidente Sansò ha le idee molto chiare: «La crisi economica indotta dall’emergenza epidemiologica ha provocato danni molto gravi. Ci interfacciamo soprattutto con aziende che operano nel settore della ristorazione e dei servizi. Sono realtà che hanno ricevuto un colpo fortissimo. Il nostro compito è garantire i servizi essenziali e propedeutici alla ripartenza. Puntiamo anche al consolidamento sul territorio costruendo una rete sempre più fitta e localizzata».
«Ebiten Piemonte – aggiunge il direttore generale nazionale di Ebiten Matteo Pariscenti – ha conosciuto un progresso costante dall’anno della fondazione ad oggi. Segno che l’opera di dialogo con il sistema produttivo piemontese è stata continua e proficua. Sono stati raggiunti risultati importanti anche sul piano della relazione con le istituzioni: la nostra diramazione è stata inserita dalla Regione Piemonte nell’elenco dei soggetti formatori come attore abilitato ai fini dell’erogazione della formazione in materia di 81/08, nell’elenco degli enti bilaterali e degli organismi paritetici, nell’elenco dei soggetti formatori abilitati ad erogare il corso di formazione per datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi e nell’elenco dei soggetti formatori abilitati ad erogare il corso di formazione per responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione. Si tratta di percorsi che soddisfano il fabbisogno di sicurezza delle imprese aumentato esponenzialmente con l’esplosione della pandemia. Un aspetto che presidiamo con efficienza e nel quale vogliamo continuare ad esercitare una funzione primaria di sostegno e di consulenza per le Mpmi. Il cambio al vertice di Ebiten Piemonte avviene nel segno della continuità dal momento che è solo grazie all’ottimo lavoro svolto in precedenza che è possibile affrontare con successo le nuove e complesse sfide che attendono l’economia piemontese».