SISTEMA IMPRESA
13-07-2020
Assodel. Elettronica: 250 aziende per un miliardo e mezzo di fatturato
Il presidente Maurizio Maitti: «Soddisfatti dell’adesione a Sistema Impresa. Continua la collaborazione con Formazienda. Dalla crisi del Covid si può uscire valorizzando la crescita delle risorse umane»
«Per le imprese aderenti ad Assodel la formazione delle risorse umane è una leva strategica». Ad affermarlo Maurizio Maitti, presidente di Assodel (Associazione distretti elettronica in Italia), l’associazione che riunisce le imprese dell’industria elettronica: circa 250 realtà che generano un fatturato complessivo superiore al miliardo e mezzo di euro e sono attive in comparti industriali che operano in tutti i mercati internazionali. Tramite il Gruppo Rts, una realtà leader nel panorama nazionale della formazione aziendale, le imprese di Assodel collaborano con il Fondo interprofessionale Formazienda che si colloca nel gruppo di testa dei fondi interprofessionali italiani con 111mila aziende iscritte e 775mila dipendenti e che dal 2008 ad oggi ha finanziato piani formativi per oltre 140 milioni di euro.
«Il comparto della componentistica elettronica - commenta il direttore di Formazienda, Rossella Spada - è un settore molto importante della nostra economia anche in riferimento ai livelli occupazionali. Finanziamo i piani formativi che valorizzano il binomio innovazione e sicurezza cercando di fornire soluzioni concrete e tempestive anche per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia. Un’urgenza trasversale ma che nel caso delle aziende di Assodel diventa ancora più pressante a causa della innata vocazione del settore a perseguire la strada della sperimentazione e dell’integrazione con l’economia globalizzata».
Nel 2020 Formazienda ha emanato tre avvisi di finanziamento per 9 milioni di euro e un budget di 20 milioni è stato previsto per sostenere il progetto ‘Prospettiva Lavoro’ elaborato dalle parti sociali alla guida del fondo, Sistema Impresa e Confsal. “Il percorso - continua il direttore Spada - consente di ottenere la qualifica di ‘Covid-Impresa Protetta’ da parte di un ente che assevera il modello di organizzazione e di gestione (Mog) e il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (Sgsl) adottato dall’azienda con l’obiettivo di minimizzare la possibilità di contagio del virus tra gli addetti e verso terzi. Una necessità molto sentita nella Fase 2 e 3”. I corsi per la saldatura elettronica e i fenomeni Ets, le lezioni di inglese tecnico e applicazioni It sono alcune delle azioni rese possibili da Formazienda che da anni collabora con Assodel e che nella fase del post Covid si sta rivelando un partner prezioso.
Maurizio Maitti, ingegnere gestionale con una specializzazione nel marketing strategico, è il direttore marketing strategico di Special-Ind Spa, una delle aziende associate ad Assodel. E’ alla guida dell’associazione dal 2019 ma i suoi primi passi in Assodel, che aderisce alla confederazione Sistema Impresa, risalgono all’inizio degli anni 2000. È stato imprenditore e manager accumulando una lunga esperienza nel settore della componentistica elettronica che, dopo una lieve flessione nel primo trimestre dell’anno, a seguito del blocco dovuto all’epidemia, ha accusato una vistosa frenata.
«Nei primi tre mesi del 2020 - spiega Maitti - il mercato dei componenti e delle subforniture elettroniche ha accusato un lieve calo, intorno al 5%, ma è evidente che con l’esplosione del Covid la situazione si è deteriorata. Non siamo ancora in possesso dei dati definitivi ma a giudicare dalle tendenze in atto e dal continuo scambio di informazioni che avviene all’interno di Assodel possiamo azzardare una contrazione tra il 20% e il 30%. Gli effetti recessivi della pandemia sono inevitabili ma le crisi del passato, anche le più cruente, dimostrano che nascono sempre nuove opportunità».
Secondo il presidente di Assodel, la ripartenza è ancora possibile e la formazione si qualifica come lo strumento indispensabile per relazionarsi al meglio con i clienti: «Se è vero che il comparto dell’auto è fermo la produzione di macchine da caffè è letteralmente esplosa in tutto il mondo. Inoltre, le misure di contenimento dell’epidemia richiedono processi di automazione in merito alle procedure di sicurezza e di sanificazione che premiano le aziende elettroniche. Le occasioni, quindi, ci sono. Nel nostro mondo le risorse umane sono la chiave per poter vincere le sfide del mercato. Rappresentano il valore aggiunto. Il nostro compito è consigliare l’adozione di tecnologie, suggerire soluzioni, intercettare i bisogni, individuare i migliori produttori, confezionare il prodotto nel modo vincente. Le risorse umane rappresentano la prima voce di investimento. La formazione finanziata - conclude Maitti - costituisce un fattore competitivo che a lungo andare è destinato a fare la differenza. Il mercato si è fatto estremamente selettivo ed esigente. In questa prospettiva reputiamo l’azione di Formazienda molto efficace e proficua».