SISTEMA IMPRESA
05-07-2019
La Sicilia riparte dalla formazione
Giovanna Ciralli e Vito Campo al convegno “La formazione incontra l’impresa”. Ciralli, presidente di Sistema Impresa Palermo: «Occorre puntare sui reali fabbisogni delle imprese e sanare la distorsione tra domanda e offerta»
Palermo – Si è tenuta giovedì 4 luglio a Palermo presso Palazzo Reale, in Sala Mattarella, sede del consiglio di Regione Sicilia, l’importante convegno “La formazione incontra l’impresa” promosso dall'assessorato all'Istruzione e alla formazione professionale di Regione Sicilia cui hanno partecipato, oltre alle istituzioni, le categorie economiche del territorio tra cui Sistema Impresa Palermo, rappresentato dalla presidente Giovanna Ciralli e Ebiten Sicilia, rappresentato dal presidente Vito Campo.
Al convegno erano presenti: Gianfranco Miccichè, presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana; Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana; Francesco Profumo, già ministro dell'Istruzione, presidente Acri e presidente Compagnia di San Paolo; Roberto Lagalla, assessore regionale dell'Istruzione e della formazione professionale; Antonio Scavone, assessore regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro; Mimmo Turano, assessore regionale delle Attività produttive; Luca Sammartino, presidente V Commissione Ars; monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e vicepresidente Cei; Alessandro Albanese, vicepresidente vicario Sicindustria; Gianni Bocchieri, dirigente generale Istruzione, formazione e lavoro Regione Lombardia; Salvatore Taormina, direttore generale del dipartimento Istruzione e formazione professionale. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Nino Amadore.
Il convegno ha introdotto importanti novità a sostegno del lavoro, della competitività e dello sviluppo del sistema produttivo siciliano. «Dobbiamo puntare sui reali fabbisogni delle imprese – ha commentato Giovanna Ciralli. La distorsione tra domanda e offerta di lavoro alimenta la disoccupazione e spinge la fuga di cervelli. Come prima conseguenza abbiamo il blocco della crescita aziendale del territorio. Le linee guida presentate oggi sui bandi finalizzati a promuovere la formazione in impresa, con azioni rivolte a diverse fasce della popolazione in fase di inserimento lavorativo, inoccupata ed occupata si punta ad invertire la tendenza. Porre l’attenzione sulla formazione continua e sull’innalzamento generale delle competenze della popolazione significa puntare sulla qualità delle risorse umane e quindi innovare e innalzare la resa dei processi produttivi. Aprire nuove frontiere sui mercati internazionali potrebbe costituire un fattore di riscatto per la nostra regione e per le nostre imprese».
Anche il presidente di Ebiten Sicilia, Vito Campo condivide la linea della presidente Ciralli: «La nuova edizione del bando per l’Apprendistato di I livello che accompagna i ragazzi, tra i 15 e i 25 anni, al conseguimento di una qualifica o di un diploma professionale è fondamentale, così come lo è l’Apprendistato di alta formazione e ricerca per sostenere l’innalzamento del livello delle competenze di giovani tra i 18 e i 29 anni. Fondamentale, a nostro avviso, è la formazione continua in impresa, finalizzata a sostenere la qualità delle risorse umane nelle imprese e stare quindi al passo con i tempi. Un processo imprescindibile che contribuirà a migliorare sia la qualità del lavoro che del processo produttivo, spingendo le imprese verso più elevati standard di innovazione».
Ebiten Sicilia, l’ente bilaterale facente parte del sistema associativo Sistema Impresa, di cui Sistema Impresa Palermo è un’articolazione territoriale, è stato di recente accreditato nell'elenco degli enti formatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e potrà quindi anche erogare formazione obbligatoria in tutto il territorio della Regione Sicilia.
Un importante obiettivo raggiunto grazie alla proficua collaborazione tra le parti sociali dell’Ente Bilaterale e la Regione Sicilia che prelude ad un grande lavoro da svolgere sul territorio nei confronti delle imprese dei lavoratori siciliani.