SISTEMA IMPRESA
08-06-2018
Italia in campus, Lodi attrae università e migliaia di studenti
Italia in campus offre servizi alle migliaia di studenti in arrivo e opportunità di crescita alla città. Nasce Think Spa che gestirà il progetto. Il presidente di Asvicom Lodi Codeluppi: « Una grande possibilità di rilancio dell’intero territorio»
LODI – “Tu pensa a studiare, al resto pensiamo noi”. Recita così lo slogan di Italia in Campus, l’ambizioso progetto della public company Think nata con l’idea di rendere la vita semplice ai 3500 studenti attesi provenienti da tutta Italia che raggiungeranno Lodi per frequentare la facoltà di veterinaria, ateneo dell’università statale di Milano che troverà spazio nella struttura progettata dall’architetto giapponese Kengo Kuma o il corso di laurea per i geometri dell’università di San Marino in collaborazione con l’Istituto superiore Bassi che troverà sede nella struttura di via Polenghi progettata da Renzo Piano dove già ha sede la fondazione BPL, la Banca e l’Auditorium.
«Un’occasione incredibile per la nostra città. È un caso raro che una facoltà chiuda a Milano e per aprire in un centro più piccolo. Vogliamo sfruttare questa opportunità e trasformare Lodi in una città universitaria, in un campus diffuso» ha commentato Vittorio Codeluppi, presidente di Asvicom Lodi, founder della public company Think insieme ad altri quattro “coraggiosi” – come li ha definiti lui stesso - che hanno creato un gruppo di lavoro, messo a disposizione le diverse competenze e ideato il progetto. «Siamo abituati a pensare il campus come un luogo chiuso in cui sono edificate palazzine ed edifici dedicati agli studenti, generalmente in una zona periferica della città. Noi abbiamo immaginato un campus aperto, senza confini e ci siamo attrezzati per trasformare l’intera città in campus verticale. Come? Mettendo Lodi, le attività produttive, le istituzioni a disposizione degli studenti per farli sentire “a casa”. Abbiamo connesso tutti gli “attori” della città attraverso un piattaforma informatica e una app. Da stasera passiamo dalla fase progettuale a quella operativa che si tradurrà nello sviluppo del software e nella messa in pratica delle convenzioni che dovranno essere a costo zero sia per le attività produttive che per gli studenti per aumentare la fruibilità del prodotto»
Di Italia in Campus si sente parlare da un anno, ma la presentazione ufficiale si è tenuta nella serata di martedì 5 giugno presso il BPL Auditorium di via Polenghi a Lodi.
Una serata frizzante, animata da musical e sketch comici – tra cui il monologo dell’ atteso ospite della serata Andrea Pucci – presentata da Claudia Borroni e Fabio Marchica che hanno raccontato alle 700 persone presenti in sala il progetto Italia in campus.
Il Progetto
Italia in campus si propone di dare risposte tempestive ed efficaci alla domanda di accoglienza qualificata che da settembre 2018 migliaia di studenti e professionisti esprimeranno nei confronti della città. Il progetto nasce con l’obiettivo di facilitare gli studenti a trovare una sistemazione in città e di godere di tutti i servizi che la città di Lodi possiede anche grazie alla suo eccellente tessuto imprenditoriale e commerciale.
Tra i servizi offerti da Lodi in campus c’è l’assistenza per la soluzione residenziale dello studente, trasporto gratuito, scontistiche presso lavanderie, palestre, pubblici esercizi, ma anche servizi relativi alle numerose esigenze della quotidiano (idraulico e elettricista), assistenza per l’adempimento di pratiche amministrative e la garanzia di un’assistenza h24 tramite call center.
La APP Italia in campus è gratuita ed elenca servizi, recapiti telefonici e relativi costi. Italia in Campus attraverso un’ articolata rete di servizi, supportata da soluzioni gestionali all’avanguardia, ha ottenuto il riconoscimento ministeriale di “start up innovativa”.
La società Think Spa
Il progetto Italia in Campus è stato ideato da un gruppo di imprenditori lodigiani che hanno deciso di mettere a fattor comune la loro esperienza e la passione per il loro territorio. Accanto a Vittorio Codeluppi, fondatore della società, ci sono l’architetto Giuseppe Bonelli, Luca D’Alessandro, esperto di comunicazione e marketing, Pier Francesco Cecchi, già presidente della CCIAA di Lodi ed esperto di affari societari, Alexander Codeluppi, direttore del progetto e Nadia Raffaldi, amministratrice.
Saranno i manager della public company che avrà molti proprietari, dal momento che tutti potranno comprarne i titoli. All’oggi gli investitori sono 43. Un buon numero se si pensa che il progetto è solo alla fine della fase progettuale.
Il ruolo delle istituzioni
Comune di Lodi, Provincia di Lodi e Regione Lombardia hanno creduto al progetto tanto che esiste un Accordo di programma per Italia in campus, siglato lo scorso anno e che tutti e tre le amministrazioni intendono portare avanti.
Durante la serata lo hanno ribadito Sara Casanova - sindaco di Lodi, Livio Bossi – vice presidente della provincia di Lodi e Pietro Foroni –assessore al Territorio di Regione Lombardia.
Durante la serata di presentazione è intervenuto Guido Duccio Castellotti, presidente della fondazione BPL: «Una partecipazione attiva, unica e coraggiosa, da parte di questi imprenditori e di tutti gli investitori. Tutti vorremmo che un giorno si dica: ho studiato a Lodi» e con una missiva, è giunto anche il saluto di Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi.
Tra le istituzioni sono intervenuti Saverio Paltronieri, responsabile del Polo universitario di Lodi e Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università di San Marino.
Da questa settimana Italia in campus passa alla fase operativa per essere pronto entro la metà di settembre, data in cui cominceranno ad arrivare gli studenti.
Un progetto ambizioso, una società costituita da un gruppo di professionisti visionari che amano Lodi e che credono nelle potenzialità della città in cui lavorano, vivono, hanno studiato. «E’ la nostra occasione per svegliarci» ha commentato Ferruccio Pallavera, direttore del quotidiano Il Cittadino «Grazie ad un pugno di persone che hanno creduto in un progetto che sembrava da pazzi, potremo, tutti insieme, cambiare il volto della nostra città».