SISTEMA IMPRESA
27-03-2018
Occupare e riqualificare le risorse umane, la nuova sfida del CAT
Al via l’iter di accreditamento di Cat in Regione Lombardia per erogare servizi al lavoro
Il CAT- ente di formazione d’eccellenza nella bassa Lombardia- ha avviato il percorso per ottenere l’accreditamento da parte di Regione Lombardia ed erogare anche i servizi al lavoro. Un processo che a breve consentirà al CAT di programmare azioni volte a orientare, riqualificare e reinserire la risorsa richiedente nel mondo del lavoro. Abbiamo intervistato Roberta Zucchi, direttore di CAT che ci ha spiegato i tempi con cui ci si potrà rivolgere all’ente e l’importanza di questi servizi nella società contemporanea.
Direttore, perché ha ritenuto necessario integrare l’offerta servizi del CAT anche con questo capitolo?
L’orientamento professionale oggi è determinante e non deve essere materia solo per l’ambiente scolastico, dovrebbe essere la base anche sui e nei luoghi di lavoro.
La contingente situazione economica ha fatto emergere diverse problematiche legate all’occupabilità dei giovani ma anche dei lavoratori più “anziani”. Il tasso di disoccupazione, in alcune regioni, è davvero sconcertante. L’orientamento è fondamentale per valorizzare le risorse e concorrere alla crescita del sistema produttivo.
La formazione resta il nostro core business, ma ci è sembrato doveroso inserire i servizi al lavoro per dare il nostro contributo di politiche attive, a 360 gradi.
Quali sono le problematiche che affliggono oggi il mercato del lavoro?
Senz’altro la disoccupazione è al primo posto. Reinserire chi ha perso un lavoro non è così semplice. Occorre conoscere la persona che ci si trova davanti, capire quali sono le sue competenze, quali i punti di forza e incrociare il profilo del richiedente con le esigenze delle imprese su mercato.
Altro nodo importante è quello della riqualificazione professionale: la velocità e il dinamismo del mercato del lavoro hanno creato uno squilibrio ampio tra tecnologia e personale non sufficientemente qualificato e tra abilità linguistiche e opportunità di lavoro al di fuori del paese.
Infine i giovani: il mondo della scuola e il mondo del lavoro, benché si siano fatti enormi passi avanti, continuano ad essere troppo distanti sia per quel che concerne l’indirizzo scolastico e l’effettiva domanda da parte delle imprese, sia per quel che concerne il singolo individuo che fuori dalla scuola si trova dinnanzi ad un mondo “altro”.
Perché è necessario l’iter di accreditamento in Regione Lombardia?
Con la Legge Regionale del 28 settembre 2006 n. 22, Regione Lombardia aveva previsto una serie di interventi finalizzati a promuovere lo sviluppo occupazionale e a favorire le condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro (articolo 4 della Costituzione) coinvolgendo anche le province, gli altri enti locali e le parti sociali, in particolare le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e gli enti bilaterali da essi istituiti.
Tra gli interventi, Regione stabilì di istituire un Albo di soggetti di natura sia pubblica che privata autorizzati a erogare servizi di formazione al lavoro sia per garantire la libera scelta dei lavoratori sia per monitorare l’attività svolta e lo stato del mercato del lavoro lombardo. Gli operatori inseriti in questo albo potranno accedere ai finanziamenti regionali concorrendo così attivamente all’attuazione delle politiche del lavoro.
Quali sono oggi gli strumenti con cui vengono finanziati i servizi al lavoro?
Prioritariamente la Dote Unica Lavoro e la Garanzia Giovani.
La dote unica lavoro è lo strumento attraverso il quale Regione Lombardia offre l'opportunità ai disoccupati di partecipare gratuitamente a percorsi personalizzati per orientarsi nel mondo del lavoro al fine di trovare una nuova occupazione, e/o frequentare un corso di formazione per la riqualificazione professionale e/o avviare un percorso per intraprendere l’attività autonoma. Non si tratta di un contributo economico ma di un percorso gratuito per le persone, disoccupate, che si rivolgono all’ente accreditato in Regione ai servizi al lavoro.
La Garanzia Giovani è il programma dell’Unione Europea, recepito da Regione Lombardia, ora in attesa della Fase II in programma dopo il 29 aprile, e rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni che offre opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro attraverso percorsi personalizzati in funzione di bisogni individuali.
CAT, quindi, sarà in grado di concorrere all’attuazione delle politiche del lavoro a 360 gradi.
Esatto. Informare e orientare i lavoratori e le imprese sulle caratteristiche e sulle opportunità del mondo del lavoro è fondamentale. La formazione professionale accresce la competitività delle imprese ma accanto alla formazione era necessario affiancare un servizio che fosse in grado di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, offrire incentivi a sostegno del lavoro autonomo e alla imprenditorialità e misure per l’inserimento o il reinserimento sul mercato del lavoro. Ma anche favorire lo sviluppo e la tutela delle pari opportunità tra uomini e donne nell’accesso al lavoro e nella crescita professionale e, ultimo ma non certo per importanza, assicurare il monitoraggio dei flussi del mercato del lavoro.