FEDASVICOM LOMBARDIA
22-10-2020
Regione Lombardia – Sistema Impresa firma accordo su politiche attive
Tazza: «Aiuto concreto contro la crisi»
Nel quadro delle azioni condivise all’interno del Patto per lo Sviluppo Sistema Impresa, insieme alle organizzazioni datoriali e sindacali più rappresentative, ha siglato con Regione Lombardia l’accordo per potenziare gli strumenti di politica attiva destinati a sostenere il mercato del lavoro investito dalla crisi del Covid.
«Abbiamo dato il nostro sostegno - commenta Berlino Tazza, presidente della Federazione Lombarda di Sistema Impresa e della Confederazione nazionale - perché l’accordo mette disposizione nuove e ingenti risorse oltre a potenziare gli strumenti per le imprese e i lavoratori. La discussione all’interno del Patto è stata come sempre proficua, aperta e suffragata dai dati oggettivi».
«Le aziende lombarde - continua il presidente di Sistema Impresa Lombardia - hanno espresso, al 6 ottobre 2020 e per la sola cassa integrazione in deroga, 118.646 domande. Una richiesta che ha coinvolto 83.851 imprese e 378.651 lavoratori. Nella prima parte del 2020 il numero di nuovi rapporti di lavoro dipendente si è drasticamente contratto soprattutto in riferimento nella variante a termine. Inoltre è da considerare il pericolo di una ulteriore riduzione dei posti di lavoro quando sarà rimosso il blocco dei licenziamenti. Fin da subito over 55 e giovani di qualificano come le categorie più vulnerabili ma è tutto il mercato del lavoro ad essere a rischio».
«Le integrazioni sul piano delle risorse e delle azioni concrete – conclude Tazza - hanno correttamente interessato i principali strumenti varati da Regione Lombardia per affrontare la crisi del Covid sul fronte delle politiche attive: Dote Unica Lavoro, garanzia Giovani e Azioni di Rete. Davanti al perdurare del contesto emergenziale della pandemia il Patto dello Sviluppo ha accolto la proposta della giunta regionale di potenziare le risposte sul piano della competitività e dell’occupabilità. La nuova dotazione ammonta a 125 milioni di euro e ha la missione di garantire la riqualificazione delle professionalità negli ambiti della digitalizzazione e dell’economia verde. Parallelamente si rinforza il sostegno alle aziende che assumono i lavoratori impegnati nei percorsi di politica attiva fornendo uno stimolo positivo e funzionale alla trasformazione dei contratti di lavoro nella formula più solida e duratura. L’indirizzo strategico è corretto ed è stato ampiamente sostenuto dalle parti sociali che partecipano ai lavori del Patto per lo Sviluppo».