25-05-2020
Formazienda e Pmi, le azioni per ripartire
Dal fondo interprofessionale 20 milioni contro il Covid, Spada: «Servizi reali alle imprese». Sicurezza, via al progetto con Ebiten e Fondo Fass
L’economia italiana deve rimettersi in moto e gli strumenti della bilateralità, nati dalla condivisione delle parti sociali, hanno la capacità di sviluppare azioni concrete erogando servizi reali in grado di conciliare gli interessi delle imprese e dei lavoratori.
L’epidemia da Covid 19 ha cambiato il mondo produttivo e il mercato del lavoro. Uno scenario inedito che ha spinto la confederazione datoriale Sistema Impresa e la confederazione dei lavoratori Confsal a ideare il progetto ‘Prospettiva Lavoro’ che minimizza la possibilità di contagio del virus all’interno dell’azienda e verso terzi costruendo un percorso finalizzato al riconoscimento della qualifica ‘Covid - Impresa Protetta’.
L’obiettivo è promuovere tra le imprese l’adozione di MOG e SGSL (rispettivamente acronimi di “Modelli di Organizzazione e Gestione” e di “Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro”) ricodificando i processi organizzativi grazie all’innovazione tecnologica. Per la realizzazione del progetto Sistema Impresa e Confsal hanno messo in campo i rispettivi strumenti bilaterali, a partire dal Fondo interprofessionale Formazienda che conta 111 mila imprese iscritte e 775 mila lavoratori e che dal 2008 ad oggi ha finanziato piani formativi per 140 milioni di euro. «La formazione delle risorse umane – commenta Rossella Spada, direttore di Formazienda - è un fattore strategico per la ripartenza. Occorre puntare sul binomio innovazione tecnologica e sicurezza. Servono nuove competenze per fronteggiare il Covid nell’ambito della sicurezza per tutelare al meglio aziende e lavoratori».
Nel Progetto Prospettiva Lavoro, Formazienda finanzierà le attività dei piani formativi privilegiando le tematiche legate al contenimento del virus, all’innovazione tecnologica, alla sicurezza in azienda. Lo farà attraverso avvisi pubblici a cui potranno partecipare imprese ed enti di formazione accreditati stanziando 20 milioni di euro. «Con i primi due Avvisi del 2020 – spiega il direttore Spada – abbiamo destinato oltre 8 milioni di euro ad azioni formative legate alla digitalizzazione e all’adozione di modelli di organizzazione e gestione della sicurezza. L’innovazione tecnologica è la via maestra per superare la crisi. Lo smart working si è dimostrato uno strumento vincente che ha saputo garantire la continuità delle operazioni chiave del ciclo produttivo e ha riconvertito la professionalità. La formazione a distanza ha consentito ai lavoratori, anche a coloro che stanno godendo degli ammortizzatori sociali, di proseguire nei percorsi formativi e prepararsi alle sfide future».
‘Prospettiva Lavoro’ coinvolge anche Ebiten, l’ente bilaterale del Terziario, come sintetizza il direttore generale Matteo Pariscenti: «Ebiten è l’ente in grado di asseverare il modello di organizzazione e di gestione (MOG) o il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) adottato dall’impresa».
L’azienda avrà la possibilità di accendere ad una polizza assicurativa. Un compito che spetta al Fondo Fass che opera nel campo dell’assistenza sanitaria integrativa come spiega il presidente Vittorio Codeluppi: «Copriremo le spese che l’impresa dovrà sostenere per la riapertura: sanificazione, acquisto di test/tampone, interventi da sostenere nel caso si manifesti un caso di contagio. Avevamo già previsto diarie per il ricovero ospedaliero del dipendente o dei familiari prima di avere un ruolo operativo nel progetto confederale. Ora possiamo fare anche di più».