martedì 16 luglio 2024

16-03-2020

Il decreto 'Cura Italia': 25 miliardi di euro per sistema produttivo e sanitario

Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo decreto a favore di imprese, lavoratori, famiglie e personale sanitario. La sintesi con tutte le misure previste




Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge con le misure economiche per il contrasto del coronavirus. Si tratta del Dl ‘Cura Italia’. Sono previste misure di aiuto per imprese, lavoratori e famiglie.


“Mettiamo in campo 25 miliardi di denaro fresco e attiviamo flussi per 350 miliardi: è una manovra economica poderosa", ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


Ecco le principali disposizioni contenute del decreto varato lunedì 16 marzo 2020.


- Finanziamento aggiuntivo per il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile che vale quasi 3,5 miliardi.


- Uno stanziamento di 10 miliardi è previsto per il il sostegno all'occupazione, la difesa del lavoro e del reddito. Nello specifico: 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale; 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende con un solo dipendente; copertura di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Per gli autonomi e i liberi professionisti il decreto dispone circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività. E' anche stabilita la sospensione dei contributi previdenziali, l'estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro. Licenziamenti congelati dal 23 febbraio in avanti. Per i lavoratori in quarantena l’astensione dal lavoro è equiparata alla malattia.


- Sistema del credito e liquidità: sospensione delle rate di mutui e dei prestiti con garanzie pubbliche attraverso il potenziamento del Fondo di garanzia e il ricorso al meccanismo del Fondo Gasparrini che consentiranno al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere i finanziamenti. In campo fiscale rinvio degli obblighi fiscali e la sospensione dei versamenti di tributi e contributi con un differimento al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi). 


(In allegato la sintesi redatta dagli uffici del Senato della Repubblica)




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