martedì 16 luglio 2024

06-03-2020

Roma e il Coronavirus, Pasquali: «Pmi chiedono liquidità»

Sistema Impresa Roma: le soluzioni per aiutare le imprese della capitale. Liquidità, formazione e welfare mirato. Intervista al presidente Francesco Pasquali: «Comune apra un tavolo di confronto»




Il Coronavirus sta mettendo alla prova duramente anche la città di Roma pesando in modo particolare sul turismo e sul commercio, due voci strategiche per la tenuta dell’economia della capitale. Ne parliamo con Francesco Pasquali, presidente di Sistema Impresa Roma.

 

Presidente, la situazione è critica.

«Confidiamo delle misure varate dal governo centrale e dalla Regione Lazio. Si tratta di interventi mirati che vogliono tutelare i cittadini. Abbiamo chiesto l’attivazione di un tavolo di confronto al Comune di Roma per elaborare azioni di lungo periodo. È il momento in cui tutti gli attori pubblici e privati devono caratterizzare il loro operato all’insegna dell’unità. La situazione per il tessuto produttivo economico della capitale, non nascondiamolo, rischia di diventare molto grave. I segnali di allarme sono evidenti e continui. Sicuramente ad essere più colpite sono le strutture turistiche ricettive e commerciali».

 

In quale scenario si inserisce l’azione recessiva del Coronavirus?

«La crisi si sta manifestando all’interno di un contesto già molto provato. La città di Roma vive da tempo una situazione complicata che molto spesso non consente di realizzare la normale erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e alle imprese. E questo accade in diversi ambiti della vita pubblica e sociale: smaltimento dei rifiuti, diritto alla mobilità, sicurezza. L’emergenza sanitaria può solo aggravare le criticità che fino ad ora sono rimaste irrisolte».

 

Quali sono i problemi più urgenti per le imprese?

«Le imprese stanno denunciando forti difficoltà sul piano dell’accesso al credito. Sistema Impresa, in tempi non sospetti, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ente Nazionale del Microcredito. È uno strumento che consente di ottenere agevolazioni e liquidità per le start-up ma soprattutto per le aziende che stanno vivendo una problematica seria sul piano delle disponibilità finanziarie. Si tratta di importi agili che però, in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, possono rappresentare una risposta utile e preziosa. Non dimentichiamo che la prolungata assenza di guadagni per le realtà economiche di minori dimensioni, sprovviste di riserve autonome, si traduce in poco tempo nell’impossibilità di proseguire l’attività. La liquidità è un fattore cruciale per sopravvivere e deve essere garantita attraverso iniziative mirate e specifiche».

 

Che cosa può fare Sistema Impresa?

«Sistema impresa può mettere a disposizione alcuni servizi innovativi ed estremamente efficaci che possono aiutare le aziende a superare un momento complesso con lo scopo di agganciare quanto prima la ripresa. Prima di tutto, come ho sottolineato, un ricorso più tempestivo al credito. Ma ci sono anche gli strumenti della bilateralità. Il fondo interprofessionale Formazienda, per esempio, eroga finanziamenti per la formazione continua con particolare riferimento ai dipendenti delle PMI. Al momento sono iscritte 110.000 aziende per 775.000 lavoratori. Sono numeri imponenti che testimoniano l’efficienza dello strumento. Sul piano delle misure indirizzare al welfare e all’integrazione al reddito c’è, invece, la possibilità di ricorrere all’ente bilaterale del terziario Ebiten. Si tratta di organizzazioni che possono essere schierate al fianco delle aziende per aumentare la competitività e la produttività. Sono strumenti che Sistema Impresa condivide con Confsal, un sindacato dei lavoratori che ha dato prova di essere pragmatico e innovativo, capace di superare gli steccati ideologici. È una collaborazione ampiamente sperimentata, virtuosa e utile sia gli imprenditori sia ai dipendenti».

 

Quali obiettivi ha deciso di perseguire in qualità di presidente di Sistema Impresa Roma?

«Nell’immediato dobbiamo contribuire ad affrontare con efficacia l’emergenza Coronavirus. Siamo pronti a dare tutto il nostro contributo perché le imprese romane e laziali possano uscire dalle secche di una crisi che ci accompagnerà per un periodo non breve e che necessita di risposte lungimiranti. Il settore del turismo, cruciale per la città di Roma, sta accusando un colpo durissimo con percentuali elevate di disdette sulle prenotazioni. Tutto il periodo pasquale è a rischio. Ne risentirà pesantemente l’indotto cittadino e territoriale. Pmi e cooperative sociosanitarie, che si qualificano come realtà decisive sul piano della tenuta occupazionale, necessitano di risposte immediate e concrete. Ma dobbiamo pensare anche al post emergenza. Credo che sia molto importante la nostra presenza nell’attuale momento storico delle relazioni politico-sindacali perché il dinamismo e il coraggio di una giovane associazione datoriale non possono che generare più competizione e libertà di scelta all’interno del sistema della rappresentanza migliorando i servizi e la qualità delle soluzioni proposte alle realtà imprenditoriali».

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